SPETTACOLI E CONCERTI
-
I MICROMONDI DI GIANNI RODARI
Spettacolo multimediale per due attori, video a tre schermi e musica elettronica multi-canale.
Autori: Marco Parlante, Christopher Burelli, Lorena Cantarut, Damiano Marconi, Ivan Penov, Elisa Leonori, Einike Leppik
Attori: Laura Antonini, Stefano Bartoli
Pianoforte: Stanislaw Mazurkiewicz
Direzione tecnica, light design e regia A/V a cura del prof. Stefano Bonetti e degli autori.
Una selezione delle famosissime favole di Gianni Rodari é alla base di un raffinato intervento musicale e visivo interamente realizzato dai giovani artisti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio Tartini.
Le favole di Rodari, rispettate nella loro stesura originale e sempre perfettamente comprensibili, sono oggetto di un’espansione musicale e visiva condotta con strategie formali ed estetiche assai sorprendenti, ma derivate in realtà da un’attenta analisi della loro perfetta e assai cangiante struttura. Rodari infatti non solo inventa un affascinante microcosmo immaginario di luoghi, personaggi e situazioni, ma spesso utilizza o escogita con cristallina purezza veri e propri archetipi narrativi, che rendono peraltro le sue fiabe estremamente musicali già in se’ stesse.
Lo spettacolo é stato presentato in prima esecuzione assoluta nel settembre del 2015 al Teatro Verdi di Pordenone nell’ambito del Festival Pordenone Legge 2015 e poi riproposto alla Contrada di Trieste nel successivo dicembre.
-
MELOLOGHI FIABESCHI
Videoscenografie e video pitture live per i melologhi fiabeschi “Histoire de Babar” di F. Poulenc e “Pierino e il Lupo” di S. Prokofiev.
Voce recitante: Laura Antonini
Pianoforte: Sara Radin
Videoscenografie (Historie de Babar): Giacomo Bisaro, Marco Parlante, Nicolò Granieri, Christopher Burelli, Lorena Cantarut e Damiano Marconi
Videoscenografie e video pitture (Pierino e il Lupo): Marco Godeas, Federico Mullner, Carlo Marzaroli e Francesco Garbo
“Melologhi fiabeschi” è un progetto che ha visto collaborare due realtà triestine come La Contrada e Il Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini.
Un evento all’insegna della musica dal vivo, del teatro e della multimedialità. Un nuovo modo di fare spettacolo che porta nel futuro due classici del repertorio musicale.
La Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Tartini si è impegnata nella produzione di due spettacoli multimediali dedicati a “Histoire du Babar” di Francis Poulenc e “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev, coinvolgendo gruppi di propri studenti con gli studenti delle scuole di Pianoforte e di Didattica della musica; la Contrada ha assicurato la presenza di Laura Antonini, una giovane attrice proveniente dalla scuola di recitazione dello stabile triestino, ma con già al suo attivo diverse esperienze professionali.
Gli interventi visivi vanno dalla semplice creazione di illustrazioni video animate alla creazione di video pitture su tele multiple in tempo reale.
Lo spettacolo è stato presentato in prima esecuzione al Teatro Orazio Bobbio nel maggio del 2015.
-
OUTSIDE ANOMALIES I
Performance Videomusicale
Autori: Ivan Penov, Paolo Girol, Maurizio Goina, Annalisa Metus, Francesca Bergamasco, Tiziano Bole, Andrea Saba
Regia A/V a cura degli autori.
“Outside Anomalies I” è una performance intessuta fra musica e immagini: l’occasione per gustare, in un itinerario dedicato all’espressività artistica del nostro tempo, un formidabile intreccio di sonorità contemporanee intrecciate con immagini di penetrante suggestione.
Il programma prevede, su regia audio e video a cura degli autori, diversi pezzi in scaletta: di Ivan Penov Deadlock, in cui l’esplorazione del materiale visivo affronta le continue metamorfosi di identità dell’uomo, mentre i materiali audio accompagnano questa indagine fluttuante, ed Edgeless, che nasce dalla necessità di articolare l'osservazione temporale su vari livelli percettivi. Di Annalisa Metus sarà proposto Colourless ideas sleep furiously, una fantasia invernale che ha per soggetto i rami spogli di due tigli e un ippocastano. Di Andrea Saba Lezione di Piano, un lavoro in cui l'esplorazione delle superfici del pianoforte si muove tra la fotografia e la grafica pura. Di Francesca Bergamasco L’onda schiva, viaggio introspettivo alla ricerca di una quiete che è risultato dell'abbandono del corpo all'acqua e nell'acqua, e Persona, un lavoro fra il malinconico e il surreale. Di Tiziano Bole Lontano giace il mondo, scenario notturno per un mosaico in continuo movimento, che ruota fra il calore della fiamma, un musicista e una ragazza. Di Paolo Girol Sebastian, opera vincitrice del Premio MIUR delle Arti 2006, raccontato come “sequenze canoniche per foglie morte di carpino verde”, dove la semplicità del materiale diviene un orizzonte per l’apparire fragile della poesia dell’effimero”. Infine di Maurizio Goina Divisodue, un complesso di azioni e voci che esplorano la scomposizione/ricomposizione dell’io in un gioco di specchi tra l’autore e la sua modella.
“Outside Anomalies I” è stato presentato in prima esecuzione assoluta al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste nell’ottobre 2011 nell’ambito della Biennale Diffusa FVG.
-
OUTSIDE ANOMALIES II
Concerto Videomusicale
Autori: Ivan Penov, Margherita Pevere, Paola Pisani, Fabrizio Fiore, Giacomo Bisaro, Annalisa Metus, Francesca Bergamasco, Tiziano Bole, Alessandro Fogar, Francesco Garbo, Francesco Gavosto, Carlo Marzaroli, Marco Godeas, Federico Mullner
Regia A/V a cura degli autori.
Presentato in prima assoluta alla Sala Victor de Sabata del Ridotto del Verdi di Trieste, lunedì 2 aprile 2012, “Outside Anomalies II” è stato l’evento spettacolare del workshop internazionale “Introducing Lola”, in programma dal 2 al 4 aprile al Tartini, dedicato alla tecnologia che il Conservatorio di Trieste, in sinergia col GARR, ha testato ed elaborato per mettere a punto un sistema hardware/software in grado di catturare, codificare e trasmettere via rete in tempo reale a bassissima latenza segnali audio/video di alta qualità, rendendo di fatto possibili esecuzioni musicali pienamente interattive a distanza.
Le opere presentate in “Outside Anomalies II” appartengono al dominio della video-musica pura e, in omaggio al tema del workshop, sono state elaborate dagli studenti-artisti attorno alle opposizioni concettuali presenza/assenza, fisico/virtuale, “interazione/sincronismo” remoto.
-
OUTSIDE ANOMALIES III
Concerto Videomusicale con live performances
Autori: Alberto Caruso, Ivan Penov, Paola Pisani, Edoardo Milani, Fabrizio Fiore, Giacomo Bisaro, Annalisa Metus, Francesca Bergamasco, Alessandro Fogar, Francesco Garbo, Carlo Marzaroli, Marco Godeas, Federico Mullner
Regia A/V a cura degli autori.
Il terzo episodio della serie “Outside Anomalies” è un video-concerto che include anche performances live, presentato nel luglio 2013 nel quadro di Mittelfest 2013 alla Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio di Trieste.
La filosofia comune delle opere è sempre basata sul concetto di “composizione audiovisiva integrata”, in cui il rapporto tra musica e immagine viene coniugato per mezzo di paradigmi e strategie formali che agiscono ben oltre la mera didascalica sincronia. Il tema affrontato questa volta associa due spunti apparentemente lontani, ma in realtà forieri di sorprendenti ispirazioni: da un lato alcuni caratteri femminili resi emblematici da figure archetipiche tratte dalle diverse mitologie, dall’altro una serie di curve matematiche, alcune dal comportamento più prevedibile altre del tutto anomale e paradossali. Vediamo e sentiamo così la dolce Afrodite rispecchiarsi in una meravigliosa concoide di rodonea, l’impenetrabile Notte perdersi in una spirale poligonale senza fine, la crudele Cibele, terra-madre e dea della montagna, generare paesaggi attraverso inesorabili trattrici equitangenziali.
-
OUTSIDE ANOMALIES IV
Concerto Videomusicale
Autori: Alberto Caruso, Ivan Penov, Paola Pisani, Giacomo Bisaro, Francesca Bergamasco, Alessandro Fogar, Damiano Marconi
Regia A/V a cura degli autori.
“Outside Anomalies IV” è un video-concerto antologia dei due episodi precedenti con l’aggiunta di due nuove composizioni realizzate per l’occasione; è stato presentato in prima esecuzione nel quadro del Festival All Frontiers 2013 al Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo.
-
sPACES
Spettacolo multimediale per quattro danzatori, real time video e musica elettronica multi-canale
Autori: Mirella Benes, Maurizio Goina, Ypatios Grigoriadis, David Pirrò, Andrea Saba, Gerriet K. Sharma
Danzatori: Giuliano Guerrini, Valentina Moar, Denny Pawel, Sarah Taylor
Coreografia: Sarah Taylor
Direzione tecnica e light design: Alexandro Majcan
Una cooperazione tra MNT (Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio “Tartini” di Trieste) e IEM (Istituto di Musica Elettronica ed Acustica dell'University of Music and Performing Arts di Graz - Austria).
Nel corso di una serie di workshop, che hanno avuto luogo tra Trieste e Graz, sei artisti provenienti dalle due istituzioni hanno dato vita ad un progetto collettivo mirato all’indagine del concetto di spazio attraverso la danza, il suono e il video. Il lavoro a stretto contatto tra i sei autori e i quattro danzatori, ha portato infine alla produzione di sPACES. Caratterizzato da una regia coreografica comune, sPACES è uno spettacolo in forma di collage, in cui ogni artista ha perseguito un approccio personale lavorando con i danzatori e sviluppando il proprio concetto di spazio mediante l’impiego e l’integrazione dei diversi linguaggi artistici.
Lo spettacolo è stato presentato in prima esecuzione assoluta al Theater im Palais di Graz nel settembre 2009 e replicato la settimana seguente al Teatro Miela di Trieste.
-
DIVISIONI DEL CORPO
Spettacolo multimediale per due danzatori, video e musica elettronica multi-canale
Autori: Alessandro Fogar, Paolo Girol, Maurizio Goina, David Pirrò
Danzatori: Valentina Moar, Denny Pawel
Coreografia: Sarah Taylor
Light design: Luca Pozzetto
L'idea di "Divisioni del Corpo" nasce da alcuni esperimenti realizzati durante la prima parte del 2006 dagli allievi del Biennio Superiore della Scuola MNT.
Sono stati filmati in dettaglio ed in piano strettissimo alcune parti di un volto mentre compivano dei movimenti ritmici ripetuti, talvolta macroscopici e quasi deformati, altre volte minimi e appena percettibili. Con queste riprese è stato montato uno piccolo filmato in cui le micro performance erano composte a mosaico secondo diversi principi, accostando ad esempio gradi via via più evidenti dell'azione di una certa parte del volto, oppure distribuendo i "tasselli" in modo tale che la figura risultante ricostruisse un contorno simile alla parte che ne costituiva il dettaglio, o ancora creando disegni di improbabili fiori o insetti. Il risultato visivo era sempre molto stimolante e questo semplice esperimento è bastato a far capire come il corpo, anche se osservato in modo così astratto, continua sempre a "parlare" in ogni suo dettaglio con una forza comunicativa invincibile, come una sorta di compendio universale delle forme e dei comportamenti conosciuti.
Si sono affacciate così spontanee idee poetiche che variano da situazioni di video-teatro minimale ad altre più vicine al concetto di video-pittura; le parti musicali hanno fatto liberamente ricorso all'enorme tavolozza sonora derivante dai suoni corporei, composti in atteggiamenti che spaziano dal canto monodico, alla trasformazione elettronica in tempo reale della voce e di altre suoni prodotti dai performer, per arrivare a veri e propri paesaggi sonori ottenuti grazie all'investigazione delle più imprevedibili risorse acustiche.
Lo spettacolo è stato presentato in prima esecuzione assoluta al Teatro Miela di Trieste nel settembre 2007 e poi replicato al Centro Candiani di Mestre nell’ottobre dello stesso anno.